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Charlotte Aeb - Presidio SIYU

18.11.2024

© Charlotte Aeb

Charlotte Aeb è nata a Friburgo nel 1992 e si è immersa nel mondo della fotografia con passione e tenacia. Dopo aver conseguito un CAP in fotografia presso l'IPAC DESIGN, ha iniziato un programma di formazione duale presso il CEPV di Vevey, dove ha ottenuto l'attestato federale di capacità (AFC) con procedura accelerata. Durante il periodo di formazione, ha lavorato presso il MUDAC, la Collection de l'Art Brut, il Fonds des Arts Plastiques e il Musée historique de Lausanne, perfezionando le sue capacità nella fotografia di studio e nell'illuminazione.

Dopo la laurea, Charlotte ha viaggiato a Hong Kong, Taiwan, Hanoi, Hobart e Sydney, dove ha esposto le sue foto in alcune gallerie locali. Al suo ritorno in Svizzera, ha avviato la propria attività di fotografa specializzata nella fotografia di oggetti a Losanna. Lavora anche come operatrice per diverse case di produzione della regione.

È co-presidente di SIYU dal 2024 ed è coinvolta nella curatela della Galleria Strates e nel consiglio di amministrazione di APERTI. Il suo impegno in diverse organizzazioni testimonia il suo desiderio di creare connessioni tra le persone e di ripensare il mondo attraverso la fotografia.

Perché ha scelto di diventare fotografa? Ho scoperto la fotografia analogica quando avevo 12 anni. Dopo i primi corsi, ho sentito un legame intenso con questa forma d'arte. Ogni domenica, mi dedicavo a una passeggiata con la mia macchina fotografica in mano, perdendomi in un mondo in cui ogni dettaglio diventava una storia che potevo immortalare e condividere con gli altri. La mia passione è rimasta intatta anche da adulta. Il mio occhio è diventato sempre più acuto. Scegliere la fotografia come carriera è stato naturale.

Lei lavora in proprio: qual è la sua motivazione? Ho iniziato a lavorare in proprio molto presto, subito dopo gli studi, perché non avrei mai immaginato di lavorare in un'agenzia. Il lavoro autonomo mi offre una grande flessibilità nello sviluppo dei miei progetti e, cosa più importante, mi garantisce libertà creativa. È un'avventura impegnativa, ma anche incredibilmente gratificante. Siyu è anche a disposizione per aiutare i fotografi, giovani e meno giovani, a iniziare.

Come vede se stesso e il suo lavoro di fotografo tra 10 anni? Spero che, tra 10 anni, la mia carriera di fotografo e il mio impegno nella società abbiano contribuito a costruire una solida rete di collaborazione creativa e di sostegno per i fotografi e gli artisti al di là dei confini della Svizzera. Mi immagino anche in viaggio per il mondo a fotografare e a immergermi in nuove culture. In futuro, vorrei continuare a esporre a livello internazionale per condividere la mia visione e continuare a muovermi, sempre alla ricerca di storie visive da raccontare.

Lei è membro del Consiglio di amministrazione della SIYU dal giugno 2024. Cosa l'ha spinta a candidarsi per questa posizione? Ho deciso di assumere questo ruolo perché credo fermamente nel potere della collaborazione e del sostegno tra fotografi. In qualità di presidente della SIYU, posso essere un membro attivo della comunità professionale, difendere gli interessi dei fotografi e contribuire alla crescita del settore. Collaborare con Anja e Marion rappresenta anche un'opportunità per imparare e scambiare idee.

Di quali aree siete responsabili nel Comitato esecutivo della SIYU? Anja, Marion ed io lavoriamo a stretto contatto nel Presidio SIYU per unire le idee delle tre precedenti associazioni. Al momento i compiti non sono ancora del tutto definiti, ma uno dei miei obiettivi è rafforzare i legami tra le comunità della Svizzera francese, della Svizzera tedesca e del Ticino per costruire una comunità di fotografi unita e solidale. La barriera linguistica può rappresentare una sfida, ma sono fiduciosa e motivata a costruire questi ponti!

Quali sono state, finora, le maggiori sfide della presidenza? La principale sfida della presidenza è quella di gestire le diverse opinioni all'interno dell'associazione. Lavorare con persone di diversa provenienza è incredibilmente gratificante, ma richiede anche molto ascolto, pazienza e flessibilità. L'obiettivo è creare un ambiente in cui tutti si sentano ascoltati e rispettati, anche se non sono d'accordo. Non è sempre facile, ma la presidenza cerca di ascoltare tutti.

Perché la SIYU è necessaria? La SIYU è fondamentale per riunire i fotografi professionisti, difendere i loro diritti e promuovere la loro attività. In un mondo in rapida evoluzione, in cui la fotografia è spesso sottovalutata, è essenziale avere una voce collettiva per sensibilizzare il pubblico, i clienti e i responsabili delle decisioni sull'importanza della nostra professione. La SIYU permette inoltre di costruire una rete di sostegno e di aiuto reciproco tra i fotografi, aspetto cruciale per la nostra professione, che può essere piuttosto solitaria.

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