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Sebastian Wells, « La Rada di Augusta #27 » de la série « La Rada di Augusta », 2019.
"La Rada di Augusta" (2019-2020) - la Baia di Augusta - emerge dai resti sempre più alterati del turbocapitalismo, che si fondono con le vestigia di una civiltà di oltre duemila anni fa. In questo lembo di costa di trenta chilometri, nella Sicilia sud-orientale, le raffinerie di petrolio segnano il paesaggio e la vita degli abitanti da oltre settant'anni. L'acqua, l'aria e il suolo sono inquinati. I tassi di cancro e di aborto sono allarmanti. All'apice dell'industria petrolifera, negli anni Ottanta, c'erano ventimila posti di lavoro, ma ora ce ne sono solo settemila. La corruzione è diffusa, così come la sfiducia nei confronti delle autorità.
Esplorando l'impatto del divario Nord-Sud e il prezzo del rapido progresso sulla realtà umana quotidiana, la serie "La Rada di Augusta" sottolinea che il rapporto tra ambiente e industria non è più solo una questione di politici, ingegneri e oleodotti. Augusta potrebbe essere ovunque
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dal 14.06.2024 al 25.08.2024